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Dolomiti Super Fly: il mio 5^ posto

Titta Scalet, atleta AKU, racconta il risultato in una delle competizioni più importanti del panorama Hike & Fly

Cos'è la Dolomiti Superfly?

La Dolomiti Super Fly è una competizione Hike & Fly in parapendio con tratti a piedi e in volo. La gara consiste nell'attraversare le Alpi dolomitiche in velocità passando attraverso zone di interesse solamente in parapendio o a piedi.
Questa gara prende ispirazione dalla celebre “X- Alps”, mettendo a dura prova gli atleti in un percorso tanto spettacolare quanto arduo da completare.
5 giorni dove l’unico obiettivo è camminare velocemente per salire in quota, decollare per volare il più avanti possibile, mangiare, bere, dormire. E ripetere il giorno dopo.
Abbiamo chiesto a Titta Scalet del Team AKU Hike & Fly di raccontarci com'è andata la competizione Dolomiti Superfly disputata dal 25 al 30 Agosto 2024.

Titta Scalet

Ho un grosso obiettivo per l'Hike&Fly: vincere la Dolomiti Super Fly!

Day 1:

Il primo giorno partenza da Levico. Salgo veloce davanti a tutti insieme ad Aaron (Durogati ndr) fino alla cima della Panarotta da dove decolliamo alla volta di San Martino di Castrozza. Il meteo è buono ed è facile attraversare tutta la catena dei Lagorai con il parapendio, siamo circa una decina di piloti in testa, voliamo spediti e in poco tempo bisogna perdere quota per atterrare in paese per la firma. Le competizioni Hike&Fly prevedono dei passaggi obbligati, turnpoint, dove si raccolgono le firme degli atleti. Ad eccezione di questi passaggi l’itinerario è a totale discrezione dei concorrenti e dipende sia dalle condizioni meteo che dalle capacità di ognuno.   
San Martino è casa mia e firmo per primo! poi di nuovo salita veloce verso la Pala Monda sotto il Cimon della Pala per ridecollare il prima possibile, la giornata è buona per volare e non bisogna perdere tempo a terra! Naturalmente in volo si è molto più veloci che a piedi quindi tutti cerchiamo di stare in aria e percorrere la maggior parte del tragitto in parapendio.

Ridecollo ancora insieme ad Aaron e ci dirigiamo per primi verso la Marmolada, decido di seguirlo data la sua grande esperienza in volo, ma sopra il Falzarego sbaglio la linea e mi ritrovo sbattuto dal vento forte giù verso l’Alta Badia, Aaron se ne va alto sopra il Sass de la Crúsc. Resto da solo e cerco di lottare tra le correnti per non dover percorrere i sentieri a terra. A Plan de Corones mi unisco in volo a Toby (Tobias Grossrubatscher ndr), insieme attraversiamo la valle e pazientiamo in volo che passi una fascia di pioggia. In questo tipo di competizioni può capitare spesso di unire le forze con altri atleti: le condizioni meteo, le particolari correnti delle valli e montagne attraversate non sono facili da leggere ed unendo le forze si possono prendere decisioni migliori.
PS: Grazie a Toby e ai suoi supporter per l’aiuto e per l’ombrello e impermeabile.

"Giorno 1, decollo fast dopo il turnpoint di San Martino, con Aaron Durogati".

Day 2 & 3:

L’indomani si parte alle 6, salita alla Vetta d’Italia per il secondo turnpoint, firmo ancora per primo salendo a piedi insieme al mio supporter Patrick. È mattina presto e le condizioni non sono ancora buone per trovare correnti ascensionali per volare a lungo, si può solo planare, per di più le previsioni danno piogge sparse per buona parte della giornata.
In volo però le condizioni sono insperabilmente buone! Mi attardo un po’ e nel frattempo in volo Aaron va in testa prima di planare verso il terzo turnpoint di Sarentino che tutti i primi 4 raggiungono in serata. È il momento di correre ed io corro come un matto fino alle 20 per ridurre il gap accumulato!

Firmo a Sarentino il terzo giorno all’alba e parto alla rincorsa! Planata verso Merano e salita per il volo di giornata sul monte Muta. Mi riunisco in decollo al gruppetto di testa che aspettava le condizioni buone per decollare. Insieme ci mettiamo in volo verso il lago di Resia. In volo mi attardo nuovamente, i 4 lì davanti non pettinano le bambole! Al turnpoint ho quasi 1 ora di ritardo e mi gioco il jolly: parto da un prato con solo 200 metri di dislivello dal lago e va tutto liscio. Sto già salendo spedito in termica quando i primi 4 partono per il primo traverso, sono solo pochi minuti dietro di loro, mi faccio prendere dalla fretta e raggiunti i 3000 metri di quota parto anch’io per il traverso. 3000 non saranno sufficienti, il sottovento mi blocca e sono costretto a tornare indietro esattamente al punto di decollo quasi quota lago.
Non resta altro da fare che rifare tutto da capo. Ormai i primi sono andati, di nuovo circa 1 ora avanti! La val Venosta si sta chiudendo: nuvole scure rilasciano fasce di pioggia e nonostante le rassicurazioni dei miei supporter decido di cambiare totalmente strada e optare per la linea a ovest del gruppo Ortles-Cevedale per raggiungere il quarto turnpoint posto a quattordici orizzonti di distanza verso sud al lago d’Idro. L’Hike&Fly sembra uno sport individuale ma senza i miei supporter non andrei da nessuna parte, soprattutto nelle gare di più giorni. Mi aspettano nei punti stabiliti e insieme con loro decidiamo la strategia da seguire scegliendo i migliori percorsi di volo e a piedi. Grazie Francesco Schenal e Patrick Gasperini!

Day 4 & Finish:

Quarto giorno pieno di dubbi, sarò troppo fuori rotta? L’Adamello lo sorvolo  o resto ad ovest sperando di non sbucare in tantamalora?
Un buon hiking mattutino veloce con 2 planate mi schiarirà le idee! Salgo sul monte Gaviola che guardando con Google Earth sembra avere un bel prato decollabile. Sembra. Per fortuna Checco è salito e mi aiuta a decollare dalla pietraia!
Il volo è fantastico, 2 gipeti mi accompagnano per un pezzo, uno addirittura per quasi 10 minuti. Il traverso dell’Aprica è lungo e controvento, sempre 2 uccelli mi indicano una termica che mi aiuta a scavalcare il costone e poi un’aquila mi segna la strada per riprendere quota. Oggi i miei partner non sono solo quelli a terra! Madre natura sembra essere dalla mia parte. Volo in uno stato di flow completamente disinteressato alla gara, mi interessa solo restare in aria.
Quando vedo in lontananza il lago d’Iseo capisco che è ora di tornare alla gara. Arrivo in volo al turnpoint! Ormai sono solidamente in quinta posizione, davanti chiuderanno il giro a Levico in serata… Salgo in modalità full gas l’ultima parte della giornata e atterro alla chiesetta di San Giacomo sullo Stivo alle 19.57, giusto in tempo prima della chiusura della giornata che è per tutti alle ore 20.00.
Il quinto giorno parte in relax, il programma è arrivare in Goal a Levico con 2 planate, una dallo Stivo e una dal Cornetto di Folgaria. La prima planata finisce un po’ più corta e atterro nell’unico pratino tra i vigneti nel raggio di chilometri: il padrone non è contento! Sentieri imboscati mi fanno perdere tempo e inizio a preoccuparmi che Remi (Bourdelle ndr) riesca volando dallo Stivo a fare quota e superarmi in volo! Accelero il passo e chiudo la gara in volo poco dopo mezzogiorno.

È stata una cavalcata epica: 463 km di volo, 150 km e 17.000m di dislivello a piedi. 
Per realizzare il mio sogno c’è la prossima edizione!

Titta fa parte del Team AKU Hike&Fly, atleti accumunati da una grande passione per la montagna e per il volo in parapendio.
Giovani promesse dell'Hike&Fly che, come AKU, vivono l'outdoor e l'avventura con spirito libero ma consapevole, entusiasti per ogni esperienza a contatto con la natura.